Una nuova operazione sul territorio provinciale da parte dell’Associazione Pescatori di Bergamo convenzionata Fipsas. Giovedì 10 agosto è stato realizzato un ripopolamento straordinario di 2 laghi alpini bergamaschi, in particolare il lago di Carona e il lago Moro, sopra Foppolo. I protagonisti di questa iniziativa sono stati in primis i collaboratori Eros Passera e Stefano Locatelli, insieme alla nostra associazione: l’obiettivo è stato quello di organizzare e realizzate un’attività straordinaria di semina di 2 quintali di trote mediterranee nei 2 bacini.
Non si è trattata di una semina semplice, come le tante altre che avvengono in media valle Seriana e Brembana: questa volta, dopo aver rilasciato trote di dimensioni grandi nel lago di Carona, i protagonisti di questa giornata dedicata alla tutela ambientale, si sono poi spostati al laghetto Moro e i pesci sono stati portati attraverso un pickup. L’operazione è stata infatti effettuata grazie ad alcuni operatori della zona che hanno messo a disposizione i loro fuoristrada, dove sono state montate vasche con ossigeno per il trasporto. Il ringraziamento da parte di Fispas Bergamo va ai fratelli Salvatore e Fulvio Berera gestori del rifugio Montebello per la loro preziosa collaborazione.
Molto soddisfatto il presidente Fipsas Dario Tadè, accompagnato dal responsabile provinciale delle Guardie Volontarie Giuseppe Capezzuto, dal Dirigente delegato Umberto Mazzoleni e dalla guardia volontaria Mariano Rossignoli.
Tanta la gente che ha assistito alle operazioni, sia nel cuore di Carona, da sempre lago che in particolare nel periodo estivo richiama numerosi pescatori e turisti, che nelle vicinanze del lago Moro con i turisti curiosi di capire cosa stesse succedendo: un intervento per la tutela ambientale dei laghetti alpini, ma anche di supporto al turismo della zona e a chi passa le sue giornate di ferie in alta Val Brembana con la canna da pesca come compagna di viaggio. “Siamo soddisfatti di questa iniziativa nata dal territorio brembano e sostenuta dalla nostra associazione che ancora una volta si è fatta trovare pronta -ha spiegato il Presidente Dario Tadè- È sicuramente un primo inizio, i nostri laghi alpini devono essere ripopolati con adeguato materiale ittico. E’ una scelta che noi sosteniamo, insieme ai volontari di queste zone: sono eventi troppo importanti per i nostri amici pescatori, per il territorio e per i turisti che anche oggi numerosi hanno assistito a tutte le operazioni”.