La mozione proposta in commissione regionale propone di avviare uno studio per determinare, per ogni corpo idrico, la capacità di supporto massima di cormorani che ogni ecosistema locale può tollerare, e di rivedere i parametri numerici per la selezione degli stessi, adattandoli alla situazione attuale di ciascun tratto di acqua dolce. Tra le richieste, vi è anche l’autorizzazione alla selezione dei cormorani per i cacciatori che praticano la caccia da appostamento fisso, valorizzando la loro esperienza e competenza nella gestione dell’avifauna acquatica. Inoltre, si propone di estendere la possibilità di contenimento dei cormorani a tutte le province lombarde, con l’individuazione di un numero specifico di abbattimenti per ciascuna di esse. Infine, considerando che i cormorani tendono a essere stanziali, si suggerisce di estendere il periodo di contenimento dal 1° gennaio al 31 dicembre.
“Il problema del cormorano è quello principale all’interno del nostro mondo, nei nostri territori, specialmente bergamaschi, ma anche a carattere regionale -spiega il Presidente di Fipsas Bergamo Dario Tadè-. Ho sentito altri Presidenti provinciali e anche loro lamentano questo problema che va risolto. Finalmente la politica ha intrapreso un percorso per risolvere il problema cormorano. Ringrazio i consiglieri Casati e Schiavi che si sono presi a cuore il problema e ci auguriamo che la Regione faccia questo studio e attivi tutte le azioni possibili e pe risolvere questa problematica che devasta il nostro mondo e i nostri territori”.